TELEFONATA AZZURRA
 
Mi parli. Ti parlo.
Profuso di ombre azzurre
e rosse e calde
tu sei la lontana sponda,
odorosa di quelle essenze.
La tua voce maschia
s'avvolge di pensieri nuovi
e getta le manette dei giorni.
Dolce scende
in imbuti di vibranti toni
su cui appena celi, appena... appena,
sospiri di fiori d'aria
e pause lunghe, colme
di non chiesti incontri.
"...Un velo ti darņ, 
cingendoti a me..."
Taci.
Taccio, felice.
Nel silenzio con te mi cullo
tra le salmastre schiume, odorose di zagare lontane...
E ancora
e ancora
tu schiudi il piccolo sipario...
"Pronto? Qui io, la terra tua..."