NON DIRMI CH'E' FIABA ... Hai tanto riempito il mio scrigno di un aroma ridesto, di un sogno maliardo... Saprò dunque, mia fiabesca fenice, se sei liuto sfiorato dalle dita di un fresco libeccio o se t'ha solo sognato quest'anima mia, dando lo scialle fatato alla voce tua dolce di luce e mistero che mi giunge soave dalla baia Sirena. Ma un filo di fumo può esser soltanto l'esile fuga di un poco di brace, accesa per burla e presto defunta, o invece un respiro sottile sottile che vuole salire la scala del -Noi-... Ora io sulla lama di questo dilemma mi aggrappo agli steli del Prato-Illusione, temendo che questo sia solo un pirotecnico loto, appena sbocciato e già spento...
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