“MATTINO CAMPESTRE”
All’aurora,
di
nuova luce s’intesse il ciel
e il
gallo disfa
nel
primo raggio i sogni.
La
gallina
col
giocondo suo verso
regala
l’uovo di giornata.
Nacqui
in un fiore
e mi fu
madrina
la
rondine ciarliera.
Spennellato di indaco e azzurrino
si
specchia nei miei occhi
del
cielo il riso.
Il
grano
che
imbionda
il
rigoglio della terra
colora
i miei capelli.
Io per
l’aia me n’ vo
e
semino il becchime
ai
fragili piumini d’oro.
L’allodola e la cincia cantano l’ora gialla
ma con
burlesca grinta,
cappello, braccia aperte,
lo
spaventapasseri frena l’accordo.