“LEGGIMI LA MANO”

Dalle pagine stregate
che han parole di vetro e braci,
l’arte appresi
di svelar l’occulto fato
e il nebbioso tuo futuro.

Io zingara che leggo
dentro gli occhi delle stelle
e nei fondi di caffè,
sulla mano che protendi
e sull’oro che mi dai

so mutare il ghiaccio in fiamma,
ed il miele in duro sale.
Son ricchissima pezzente,
sono libera e selvaggia,
col sorriso accattivante
offro fiori e piacevoli bugie,
se mi cerchi di legare
aria ed acqua io divento,
fuoco e terra,
il tutto e il niente.
Ma il domani che indovino
e le frasi mascherate
che sciorino
sono il volto ver del poi?