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“LA
CARTA MAGICA”
Io son come il
jolly
che piange e ride,
che fugge e torna
nel castel di carte
vere e bugiarde.
Maschera bianca ho
che non ha tinta
e insiem tutti i colori
e sulla veste scarlatta
la maschera contraria,
tutta nera.
Ho campanelli
che annunciano vittoria
a chi sa giostrar la sorte:
questa io son, Jollina,
una e multipla:
la segreta mossa,
la gemella
del giullar francese
che in mano serra
lo sberleffo del fato.
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